Bigoli fatti in casa: la pasta veneta fatta al torchio
I bigoli sono uno dei formati di pasta fresca più iconici del Veneto, riconoscibili per la loro forma spessa e ruvida, ideale per trattenere sughi ricchi e saporiti. Tradizionalmente preparati con farina, uova e acqua, i bigoli vengono realizzati utilizzando il bigolaro, un torchio manuale che conferisce loro la caratteristica consistenza porosa. Questa pasta è protagonista di numerosi piatti tipici veneti, come i bigoli in salsa e i bigoli con l’anatra.
Ingredienti per la pasta fresca per 4 persone
- Difficoltà: Media
- Tempo di preparazione: 1 ora (più riposo)
- 400 g di farina di grano tenero
- 4 uova
- Un pizzico di sale
- Acqua q.b.
- Sarà necessario avere un “bigolaro”
Guarda la video ricetta in 60 secondi!
La ricetta completa per i bigoli fatti in casa

1. Prepara l’impasto
Disponi la farina a fontana sulla spianatoia. Rompi le uova al centro, aggiungi un pizzico di sale e inizia a impastare. Se necessario, aggiungi poca acqua per ottenere un composto liscio e compatto.
2. Riposa l’impasto
Avvolgi l’impasto in un canovaccio o nella pellicola e lascialo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente.
3. Forma i bigoli
Dividi l’impasto in pezzi e inseriscili nel bigolaro. Aziona il torchio per ottenere lunghi spaghettoni spessi e rugosi. Disponili su un piano infarinato o su un canovaccio spolverato con farina di mais per evitare che si attacchino.
4. Cuoci e condisci
Cuoci i bigoli in abbondante acqua salata per circa 6–8 minuti, scolali al dente e condiscili con il sugo preferito.
Abbinamenti consigliati

I bigoli si prestano a molte preparazioni tradizionali. Ecco alcune idee per un perfetto menù veneto:
- Bigoli in salsa: con acciughe e cipolla
- Bigoli con l’anatra: un ragù ricco e saporito
- Bigoli con le sarde: piatto delle feste contadine
- Bigoli al ragù di carne: versione casalinga della domenica
Servili dopo un antipasto di cicchetti veneziani e concludi con una torta russa, una pinza veneta o dei galani.
Un piatto e la sua storia
Il nome “bigoli” deriva dal termine dialettale “bigàt”, che significa bruco, per la forma lunga e arricciata della pasta. La nascita di questo formato risale almeno al XVII secolo, quando un pastaio padovano creò il primo bigolaro.
I bigoli erano un piatto povero, ma sostanzioso, preparato con farina e uova o anche con farina integrale e acqua nei periodi di magra. Ancora oggi, sono protagonisti di fiere, sagre e tavole di famiglia, e restano una delle paste più amate della tradizione veneta.