Frittata con gli sciopeti: un piatto primaverile della cucina veneta
La frittata con gli sciopeti, conosciuti anche come carletti o stridoli, è un piatto tipico delle campagne venete, in particolare della zona di Treviso. Gli sciopeti sono erbe spontanee che crescono nei campi durante la primavera e vengono raccolte per essere usate in preparazioni semplici e rustiche, come questa frittata.
Saporita, genuina e facile da preparare, è perfetta come secondo piatto o antipasto nei menù di stagione.
Ingredienti per 4 persone
- Difficoltà: Facile
- Tempo di preparazione: 15 minuti
- 6 uova
- 300 g di sciopeti (carletti)
- 1 cipollotto
- 50 g di formaggio grattugiato
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Guarda la video ricetta in 60 secondi!
Come preparare la frittata con gli sciopeti
1. Pulisci gli sciopeti
Lava accuratamente gli sciopeti sotto acqua corrente e asciugali bene, eliminando le parti più dure.
2. Cuoci le erbe
In una padella con poco olio, fai rosolare il cipollotto tritato. Aggiungi gli sciopeti e falli appassire per circa 5 minuti.
3. Prepara le uova

Sbatti le uova in una ciotola, aggiungendo sale, pepe e il formaggio grattugiato. Unisci gli sciopeti già cotti e mescola bene.
4. Cuoci la frittata
Versa il composto nella padella calda e cuoci a fuoco medio per 5–6 minuti per lato, girandola con l’aiuto di un coperchio. In alternativa, puoi cuocerla in forno a 180°C per circa 20 minuti.
Abbinamenti consigliati
La frittata con gli sciopeti si abbina perfettamente a un contorno di polenta veneta, a una fresca insalata di radicchio di Treviso o a una selezione di cicchetti veneziani.
Puoi servirla insieme a un primo come il casunzei all’ampezzana o i bigoli in salsa, e chiudere il pasto con un dolce tipico come la pinza veneta o i tiramisù.
Storia e tradizione
Gli sciopeti sono tra le erbe spontanee più amate della primavera veneta. La frittata che li vede protagonisti era un piatto di recupero e di stagione, preparato dalle famiglie contadine per valorizzare ciò che la terra offriva gratuitamente.
Oggi questo piatto è riscoperto e valorizzato anche nelle osterie e nei ristoranti che servono piatti tipici veneti stagionali, simbolo di una cucina semplice ma profondamente legata al territorio.